domenica 12 novembre 2017

Rimborsi, premi e morale ai tempi del dissesto


Scorrendo gli atti ufficiali in pubblicazione in questi giorni sull’albo pretorio del Comune di Ardea ci imbattiamo in alcune determine singolari e che mai avremmo immaginato di trovare.
Ce n’è una, ad esempio, in cui si annuncia di aver assegnato (su sua richiesta) la cifra di 546€ all’assessore Sonia Modica a titolo di rimborso spese per l’utilizzo della sua auto privata nei tragitti dalla residenza (Aprilia) al Comune di Ardea per i mesi di luglio, agosto e settembre.
La prima considerazione è che nessun lavoratore viene rimborsato dalla sua azienda per i tragitti che deve fare da casa al posto di lavoro. Si tratta, evidentemente, di un privilegio che spetta solo a quei componenti delle amministrazioni locali e/o centrali che di solito il Movimento 5 Stelle addita come “casta”. E talvolta anche a ragione.
La seconda considerazione è che, da quando questa amministrazione si è insediata, sentiamo solo dire che “non ci sono risorse”. In nome di questa mancanza di risorse è stato tagliato il servizio di scuolabus costringendo scolari e famiglie a fare letteralmente i “salti mortali”. Improvvisamente, quando si tratta di elargire un vero e proprio privilegio ad un componente dell’amministrazione le risorse ci sono. E se non ci sono si reperiscono, come dimostra il fatto che pochi giorni prima il fondo per i rimborsi di questo tipo era stato portato da 10.000 a 15.000 euro.
Intendiamoci, sono cifre piccole rispetto al bilancio comunale. Ma la disinvoltura con la quale gli amministratori che arrivano da un movimento di cittadini si attribuiscono gli stessi privilegi della tanto odiata casta ci lascia interdetti.
Maggiore sensibilità ai problemi dei cittadini la dimostra l’assessore Vozza che, anche lui residente fuori comune, non ci risulta al momento aver fatto richiesta di rimborsi.
Problema più complesso, e anche più rilevante in termini monetari, lo rileviamo nella determina 1972 del 20/10/2017 anch’essa pubblicata in questi giorni. Si tratta della costituzione di un fondo per premiare i dirigenti del comune che abbiano raggiunto gli obiettivi assegnati.
Questo fondo è stato alimentato con la bellezza di 150.000 euro per i nostri quattro dirigenti in servizio. Soldi delle nostre tasse sottratti ad almeno un centinaio di utilizzi migliori che senza sforzo potremmo immaginare.
Questi dirigenti sono corresponsabili della situazione disastrosa in cui si trova il nostro Comune: tasse ai massimi, servizi ai minimi e dissesto alle porte.
Sinceramente non vediamo alcuna ragione al mondo perché vengano premiati. Anzi, a nostro modo di vedere dovrebbero essere rimossi il prima possibile.
A questa regalità verso i dirigenti si contrappone l’incertezza nei confronti dell’entità del salario accessorio per i dipendenti comunali che, secondo quanto ci risulta, potrebbe essere tagliato o addirittura eliminato. Dipendenti che, oltre la loro normale attività, hanno dovuto lavorare molto di più in questi quattro mesi per soddisfare esigenze di una giunta improvvisata che non sapeva da che parte iniziare.
E’ inaccettabile continuare a chiedere sacrifici ai cittadini e poi utilizzare i soldi per rimborsi anacronistici o per premiare dirigenti che sono, come minimo, corresponsabili di una gestione dissennata.
Come Osservatorio garantiamo il nostro impegno e la nostra massima attenzione anche su questi episodi di ordinaria gestione: il dissesto non lo hanno fatto i cittadini e non possono pagarlo loro.